Descrizione
Castello di Torre a Decima. Un nuovo incontro con i proprietari per il progetto di recupero
L’Amministrazione comunale di Pontassieve ha ricevuto in Sala delle Eroine Von Lee, chairman di Expand Group, proprietario del Castello di Torre a Decima, in un incontro che dà seguito al sopralluogo relativo al progetto di recupero del Castello, realizzato con gli stessi nuovi proprietari qualche mese fa. Anche in questa occasione sono stati discussi i criteri di riqualificazione e recupero per un intervento che farà tornare fruibile uno degli immobili storici e di maggior pregio del territorio comunale. La base del recupero sarà un intervento di rigenerazione dell’ecosistema agricolo esistente, che interesserà non soltanto il Castello, ma l’intera tenuta e i tanti annessi che la compongono.
“Un progetto bello e ambizioso – ha dichiarato il sindaco Carlo Boni – che prevede la rigenerazione degli immobili presenti e dell’intera area dal punto di vista agricolo e ambientale a partire proprio dal Castello che, oltre ad avere un grande valore storico e culturale, ha un forte valore per il nostro comune. Fa, infatti, piacere aver condiviso insieme alla proprietà la necessità di rendere questo elemento, fortemente iconico ed identificativo del territorio, non solo un luogo privato, ma anche aperto a iniziative pubbliche. Vista la complessità e al tempo stesso l’importanza dell’intervento – conclude – stiamo accompagnando tutta la fase dell’intervento con i responsabili dei servizi opere pubbliche, urbanistica, edilizia e ambiente del nostro Comune in accordo con il gruppo di professionisti che sta lavorando al recupero dell’immobile"
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Alcuni cenni storici del Castello di Torre a Decima
Il Castello di Torre a Decima sorge nel cuore dell’antico feudo dei Conti Guidi, ai piedi del monte di Croce, nei pressi di Molino del Piano. L’imponente maniero risale al XII-XIII secolo, conserva tutt’oggi l’antica torre e tracce della fortificazione medievale. Nel XV secolo l’interno venne arricchito da porticati e loggiati in stile rinascimentale, mentre il perimetro murato fu a sua volta circondato da massicce opere bastionate in pietra.
La vicina cappella di origine medievale – attualmente in stato di abbondono e interessata da evidenti crolli e cedimenti – è dedicata a Maria Maddalena de’ Pazzi che vi soggiornò nel XVI secolo. La leggenda narra che dopo la fallimentare Congiura ordita nel vicino Castello del Trebbio dalla famiglia Pazzi, ai danni dei Medici nel 1478, Torre a Decima divenne il loro rifugio.
Il complesso venne gravemente danneggiato durante il secondo conflitto mondiale e nel primissimo dopoguerra fu oggetto di un completo restauro, grazie alla collaborazione di numerosi esperti. Negli anni si sono succedute diverse proprietà fino all’attuale che ha deciso di investire nel recupero di un edifico che rappresenta un emblema di storia e tradizione con l’intenzione di salvaguardare i loghi in cui sorge, sposando una filosofia che unisce, al tempo stesso, innovazione e modernità con la bellezza ed il fascino antico dell’intero complesso.