Assegno d’Inclusione

E’ attivo l’Assegno d’Inclusione (ADI), la nuova misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli, attraverso percorsi di formazione al lavoro e di inserimento sociale, che va a sostituire il Reddito di cittadinanza, come previsto dal Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n.54 del 13 dicembre.

L’ADI consiste in un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Il beneficiario di questa misura è obbligato a procedere con la sottoscrizione di un Patto di Attivazione Digitale (PAD), senza il quale non è possibile ricevere l’Assegno di Inclusione.

L'Assegno di inclusione viene richiesto con modalità telematiche all'INPS, che lo riconosce, dopo la verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata anche presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF), previa stipula di una convenzione con l'INPS. In fase di presentazione di domanda i cittadini in carico al servizio sociale possono avvalersi dei nostri uffici che li guideranno nella predisposizione necessaria all’ottenimento del beneficio.

Per ricevere assistenza, chiunque in possesso dei requisititi, si può rivolgere all’apposito Sportello ADI attivo al secondo piano della palazzina di via Tanzini 27, in orario venerdì 9.00-13.00.

Gli interessati possono altresì contattare il numero telefonico 0558360295 per ricevere informazioni in merito all'accesso ai servizi nei giorni di:

• lunedì dalle ore 9:00 alle ore 12:00
• mercoledì dalle ore 9:00 alle ore 12:00
• giovedì dalle ore 14:00 alle ore 17:00

Le persone già in carico ai Servizi Sociali possono contattare direttamente la propria assistente sociale.

Per tutte le informazioni sui requisiti e sull’iter per richiedere l’assegno di inclusione si rimanda al portale dell’INPS

I nuclei familiari beneficiari dell’ADI, una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale sono tenuti a aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa, a tutte le attività formative, di lavoro e alle misure di politica attiva. Sono esentati da questi obblighi i titolari di pensione diretta o di età pari o superiore ai 60 anni; i componenti con disabilità o affetti da tumori e patologie oncologiche; i componenti che abbiano a proprio carico minori ai tre anni di età, tre o più figli minorenni, componenti in condizioni di disabilità o non autosufficienza; o componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.